Avvertire dolore al seno è un’esperienza abbastanza comune nella popolazione femminile ed è uno dei motivi più frequenti per cui si richiede una visita senologica. La mastodinia (così si definisce il dolore alla mammella), può essere ciclica (cioè legata a variazioni ormonali legata a ovulazione, mestruazioni, la menopausa, gravidanza, pillole anticoncezionali) oppure più raramente non ciclica, di origine multifattoriale (farmaci, infezioni etc). Le cause del dolore al seno possono essere diverse, come la presenza di cisti mammarie (che possono causare dolore a causa dell’aumento di volume e della tensione della loro parete quando il seno viene compresso), l’assunzione di farmaci (come trattamenti per la fertilità, la contraccezione e la menopausa), l’alimentazione, reggiseni troppo grandi o troppo piccoli (che non riescono a fornire il giusto supporto al seno), mastite (un’infiammazione della mammella), traumi, incidenti o cadute, così come allenamenti eccessivi.
Sebbene il dolore al seno sia raramente associato a un tumore, non è possibile escludere completamente questa possibilità. I tumori profondi o di grosse dimensioni che coinvolgono il muscolo pettorale o i tessuti circostanti, incluso il coinvolgimento significativo dei linfonodi ascellari, possono causare dolore al seno e al braccio. Se il dolore persiste, oppure ad arrossamento o noduli palpabili, è importante rivolgersi al medico per una visita specialistica. Il senologo infatti valuterà la situazione, a partire dai sintomi riferiti dalla paziente, se necessario prescriverà esami di approfondimento ed una volta individuata la causa, valuterà eventuali trattamenti e/o terapie.